Quali sono le detrazioni fiscali per l’acquisto di elettrodomestici valide fino al 31 dicembre 2020. Come funziona l’agevolazione fiscale del 50%. Quali elettrodomestici danno diritto al Bonus fiscale. Modalità di pagamento e documenti da conservare. Cumulabilità con Bonus ristrutturazioni.Anno nuovo, detrazioni nuove! Gli sconti fiscali sono disponibili anche per l’anno solare 2020 anche per quanto riguarda l’acquisto di elettrodomestici.L’importante agevolazione fiscale, rinnovata dal Governo Italiano, consente a tutti i contribuenti italiani che hanno effettuato interventi di rinnovamento e ristrutturazione, per i quali si sono resi necessari le sostituzioni degli elettrodomestici e dei mobili, di godere del beneficio della detrazione del 50% dell’importo speso al momento della dichiarazione dei redditi.Il limite di €10.000 è riferito alla singola unità immobiliare comprensiva di pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione: pertanto, in caso di lavori su più unità immobiliari, si avrà diritto a più di un bonus.
Elettrodomestici e detrazione fiscali 2020: come funziona
La detrazione Irpef 50% viene calcolata su un importo massimo di spesa pari a € 10.000 per ciascun immobile. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.Ad esempio, se la spesa per acquisto di mobili ed elettrodomestici è pari ad un importo di €10.000 nel 2020, il massimo della detrazione ammessa sarà il 50% della spesa, dunque €5.000. Pertanto la quota detraibile in dichiarazione dei redditi sarà fissata in rate di €500 per 10 anni consecutivi (€500 x 10).
Elettrodomestici detraibili, quali sono?
Noto anche come bonus mobili, la detrazione fiscale del 50% è valida per chi acquista elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, ad eccezione dei forni per i quali il limite è imposto ad “A”. Gli elettrodomestici acquistati devono essere rigorosamente nuovi. Non sono ammessi al beneficio macchinari comprati presso mercatini dell’usato.L’acquisto dei seguenti elettrodomestici determina il diritto all’agevolazione fiscale:
- frigoriferi
- congelatori
- altri elettrodomestici per la cura e la conservazione del cibo a basse temperature
- lavatrici
- asciugatrici
- lavastoviglie
- apparecchi per la cottura
- forni
- forni a microonde
- grandi elettrodomestici necessari per la cottura dei cibi
- apparecchi elettrici di riscaldamento
- ventilatori elettrici
Elettrodomestici bonus 2020: come pagare
Le modalità di pagamento per la richiesta del Bonus, da rispettare in maniera rigorosa, sono:
- bonifico bancario o postale indicante causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e numero di partita IVA o codice fiscale del destinatario del bonifico;
- carte di credito o carte di debito (bancomat).
Nel caso di pagamento con carte di credito o di debito, a far fede sarà il giorno di utilizzo della carta stessa e non il giorno di addebito in conto corrente.Nel caso di acquisti con pagamenti a rate, la possibilità di detrazione è ammessa a patto che:
- la società finanziatrice effettui il pagamento della merce con le modalità indicate in precedenza;
- l’acquirente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
Assolutamente esclusa la possibilità di pagamento in contanti o mediante assegno bancario.Occorre conservare la ricevuta del bonifico e delle transazioni effettuate, oltre naturalmente le fatture di acquisto dei beni in cui deve essere espressamente riportata la descrizione dei prodotti acquistati.
Elettrodomestici bonus 2020: documentazione
Al momento della dichiarazione dei redditi, occorrerà allegare e conservare la ricevuta del bonifico bancario oppure gli scontrini fiscali in caso di pagamento con carte, oltre alle fatture di acquisto dei mobili ed elettrodomestici.Trattandosi di un bonus che scatta soltanto in caso di interventi di tipo straordinario ed opere di rifacimento di edifici, è obbligatorio inoltre essere in possesso di:
- dichiarazione di ristrutturazione, ovvero la comunicazione fatta al Comune in cui è situato l’immobile oppure
- titolo abilitativo comunale che attesta la data di inizio lavori
Nel caso in cui il Comune non prevede il rilascio di un titolo abilitativo, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.Inoltre, è buona norma conservare tale documentazione: sono infatti possibili controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.